Attraverso questo articolo vi porteremo in un viaggio alla scoperta della cultura e della tradizione del tè in Corea. Prima di tutto percorrendo secoli di storia, illustrandovi così diverse epoche e come questa particolare tradizione è andata sviluppandosi. Vi parleremo inoltre della tradizionale cerimonia del tè, anche detta Darye; così come delle numerose tipologie e qualità di questo prodotto, alcune delle quali estremamente conosciute e apprezzate, anche al di fuori del paese.
Tuttavia prima di iniziare è bene dare una definizione di ‘Korean Tea’ ovvero una bevanda a base di acqua bollita infusa con foglie, radici, fiori, frutti, cereali, funghi commestibili o alghe. Da specificare che la presenza o meno di foglie è relativa.
Memorabilia of the Three Kingdoms
Secondo il ‘Record of Gaya‘, citato nei ‘Memorabilia of the Three Kingdoms‘, la leggendaria regina Heo Hwang-ok, una principessa dello Stato di “Ayuta” (attuale Ayodhya, India), portò la Camellia sinensis (pianta del tè) dall’India alla Corea e la piantò a Baegwolsan, una montagna che confina con la città di Changwon. Di fatto, tuttavia, il tè Labrador e i tè alla frutta, come il tè alle bacche di magnolia e il tè alle bacche di goji, sono stati utilizzati più fequentemente durante il periodo Samhan (Three Han).
Il Regno della Regina Seondeok di Silla
È opinione diffusa che la piantagione sistematica di piante di tè abbia avuto inizio con l’introduzione della cultura cinese del tè da parte dei monaci buddisti alcuni secoli dopo.
Alcuni dei primi templi buddisti in Corea, come Bulgapsa, Bulhoesa e Hwaeomsa, sostengono di essere il luogo di nascita della cultura coreana del tè. L’importazione di prodotti cinesi iniziò durante il regno della regina Seondeok di Silla (631-647), quando due tipologie di tè, jeoncha (전차; 磚茶) e dancha (단차; 團茶), furono importati dall’Impero Tang.
Nel 765, si dice che un monaco buddista abbia presentato questo prodotto come offerta al re Gyeongdeok e a Buddha. Fu solo nel 828 però che le piante di tè Camellia sinensis si diffusero in tutto il paese, quando il re Heungdeok ricevette i semi dall’Impero Tang e li inviò per essere piantati sul monte Jirisan. Il tè veniva solitamente offerto a Buddha, così come agli spiriti degli antenati defunti.
La Dinastia Goryeo
La cultura del tè continuò a prosperare durante la dinastia Goryeo. Questo prodotto così come il suo utilizzo come offerta faceva ormai parte delle più grandi cerimonie nazionali, come quella diYeondeunghoe e quella di Palgwanhoe. Inoltre con il tempo si andarono a creare delle vere e proprie ‘città del tè’ intorno ai templi più importanti.
Durante il regno del re Myeongjong (1131-1202), la scelta in quanto a stili e tipologie di cermonie era rimasta fedele alla tradizione buddista Seon. Molti sono gli studiosi che in questo periodo apprezzavano la cosidetta tea poetry anche conosciuta come dasi (다시; 茶詩). Così come i luoghi e momenti di incontro, detti dahoe (다회; 茶會), che si sviluppavano proprio a partire dal consumo di questo prodotto.
Perfino Xu Jing, un inviato della dinastia Song che visitò Goryeo nel 1123, scrisse nel Gaoli tujing che la popolazione di Goryeo era un avida bevitrice di tè e che lo consumava almeno tre volte al giorno. Numerose erano inoltre le enoteche e i negozi di tè che avevano gradualmente iniziato a prosperare in ogni angolo della nazione.
La Dinastia Joseon e la cultura del tè
Durante la dinastia Joseon (1392-1910), la cultura coreana del té fu soggetta ad un processo di secolarizzazione. La famiglia reale e l’aristocrazia usavano il tè per riti semplici, una pratica chiamata darye (다례; 茶禮, “rito del tè”), che è spesso tradotta come “etichetta per il tè”.
Verso la fine della dinastia Joseon, anche la gente comune adottò questa pratica, utilizzando il tè come offerta per i riti ancestrali. Il termine charye (차례; 茶禮, “rito del tè”), termine analogo a darye, ad oggi si riferisce a Jesa (rito ancestrale). In passato i due termini erano sinonimi, poiché i riti ancestrali spesso prevedevano offerte di tè agli antenati. Anche le cerimonie nuziali includevano offerte di té.
La pratica di confezionare il tè in piccoli dolcetti (tea cakes), che perse popolarità in Cina durante il XIV secolo, continuò in Corea fino al XIX secolo. Nel 1895, il monarca Gojong utilizzò per la prima volta il caffè. Nel 1896, i negozi di alimentari iniziarono ad avere sale da tè annesse e la prima sala da tè moderna fu fondata nel 1924.
Tradizioni e Cerimonie : Darye
La cerimonia del tè coreana, chiamata Darye, incarna i principi confuciani dell’armonia, del rispetto e della gratitudine. Solitamente si svolge in una casa tradizionale coreana e i partecipanti indossano abiti tradizionali, ovvero gli hanbok. Prevede inoltre la preparazione, il servizio e la presentazione del tè. Il padrone di casa serve il tè agli ospiti in ordine di importanza, utilizzando una teiera in ceramica e tazzine.
Come visto anche in precedenza il termine 다례, romanizzato in Darye, viene tradotto letteralmente come “etichetta per il tè” o “rito del tè” ed è stato mantenuto e tramandato per oltre mille anni. Gli elementi principali di questa cerimonia sono la sua facilità e la sua naturalezza che permettono di gustare del buon té in un ambiente semplice e formale. Ad oggi le cerimonie del tè vengono riproposte in tutto il paese. Non solo per portare avanti uno dei tanti aspetti di questa cultura, ma anche come un’esperienza di relax e armonia, in una società in continua espansione e sempre più frenetica.
Tipologie e Qualità di Tè
Le diverse tipologie di tè coreane venivano solitamente divise in base a cinque diversi gusti: amaro, dolce, astringente, salato e “aspro”. Le regioni del tè erano famose per la produzione di tè con composizioni che rimandavano alle caratteristiche sopra citate. L’isola di Jeju per esempio da sempre si è distinta per varietà di té con un livello di sapidità più alta a causa dei venti oceanici che da sempre interessano l’isola. Per i buddisti coreani inoltre il tè era solito evocare quattro tipi di pensiero o concetti : pace, rispetto, purezza e tranquillità. Le tipologie che più esaltavano queste ‘qualità’ venivano maggiormente apprezzati.
Vi mostriamo di seguito alcune delle qualità di té più conosciute in Corea e non solo.
- Nokcha (녹차; 綠茶; “green tea”)
- Hwangcha (황차; 黃茶; “yellow tea”)
- Hongcha (홍차; 紅茶; “red tea”)
- Tteokcha (떡차; “cake tea”) or byeongcha (병차; 餠茶; “cake tea”)
- Bakha-cha (박하차;薄荷茶; mint tea)
- Gamnip-cha (감잎차; persimmon leaf tea)
- Maesil-cha (매실차;梅實茶; plum tea)
- Omija-cha (오미자차;五味子茶;magnolia berry tea)