ARCOI è un’associazione in Italia che rappresenta gli artisti coreani in collaborazione con l’Istituto Culturale Coreano di Roma. L’associazione ospita mostre annuali in tutta Italia e quest’anno la prossima sarà a Firenze dal 17 al 29 ottobre.
I seguenti sono estratti di un’intervista del 24 settembre con Moon Sun-Hee, che è sia un’artista che la responsabile pubblicitaria di ARCOI.
Cos’è ARCOI?
ARCOI è un’associazione fondata nel 2015 dal KCC a Roma in un momento in cui la Corea ha iniziato a ottenere riconoscimenti all’estero per la sua cultura e tradizioni. Poiché l’Italia è il centro culturale e artistico dell’Europa, era il posto giusto per aprire l’organizzazione.
Quando abbiamo iniziato eravamo in pochi e di posti molto diversi. Ma più artisti hanno iniziato ad aderire all’associazione rendendo possibili collaborazioni con nuovi generi artistici. Stiamo cercando di promuovere la visione artistica della Corea non solo in Italia ma anche nel mondo. Speriamo di poter finalmente far parte del Padiglione coreano dell’annuale Biennale di Venezia in rappresentanza del nostro paese.
Come descriveresti gli artisti di ARCOI?
Venivamo tutti da ambienti diversi. Quanto a me, mi sono laureata in architettura in Brasile e successivamente mi sono trasferita in Italia, ma altri hanno studiato in Italia o altrove in Europa. Ciò che è importante, tuttavia, è che conserviamo ancora la cultura coreana che è parte integrativa nel nostro lavoro, rendendolo più versatile. Ad esempio, alcuni dei nostri artisti usano Hanji (carta tradizionale) con una chiave d’avanguardia.
E il tuo lavoro personale?
Dopo aver acquisito molta esperienza nell’arte, ora mi specializzo in ritratti. Li amo perché voglio sempre trasmettere ciò che è oltre la persona che dipingerò. Faccio sempre molte domande per far emergere qualcosa di più della semplice immagine di una persona.
Il mio obiettivo finale è cambiare la visione artistica dell’individuo. Viviamo in un mondo artistico in cui artisti famosi sono prevalentemente uomini. Differenziano le figure femminili e maschili da una prospettiva prevalentemente maschile. Quindi ho dipinto una serie di personaggi maschili di diversa estrazione da una prospettiva femminile.
Attraverso la mia arte cerco sempre di essere diversa dal convenzionale. Con il film “Parasite”, l’industria dell’intrattenimento coreana ha fornito un campanello d’allarme evidenziando maltrattamenti e molestie nella società moderna. Gli artisti ARCOI vogliono unirsi a questo movimento e aiutare le persone a conoscere meglio il lato oscuro non solo del nostro campo ma anche della società in generale.
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