L’Eolleun, anche conosciuto come ‘arte della magia’, è legato profondamente alla storia della Corea, alla sua cultura e sopratutto alle sue leggende. In questo articolo ne approfondiremo le origini e lo sviluppo.
Origini e Storia
L’introduzione dell’Eolleun e delle sue pratiche riflettono la presenza di un importante patrimonio sciamanico e animistico del paese. Queste pratiche formano una parte integrante della cultura coreana e dimostrano, per altro, la profonda connessione tra essa e il mondo spirituale.
Questa arte magica affonda le sue radici nell’animismo, secondo cui ogni elemento della natura è considerato abitato da spirit. Il ruolo dello sciamano, vedremo nella sezione successiva, diventa per tanto cruciale.
Per quanto l’avvento del confucianesimo, del buddhismo e del cristianesimo abbia provocato dei cambiamenti, le pratiche sciamaniche hanno persistito, adattandosi e mantenendo una presenza significativa nella cultura coreana.
L’Eolleun coinvolge la venerazione degli spiriti della natura come montagne, fiumi, piante e degli spiriti ancestrali, che sono vengono percepiti come protettori, ruolo che svolgono non solo nei confronti delle famiglie, ma anche di intere comunità. Inoltre, vi sono divinità locali e demoni che possono influenzare, positivamente o negativamente, la fortuna e la salute degli abitanti. Anche per questo gli sciamani esistono e lavorano incessantemente nel tentativo di placare questi esseri o al contrario invocarne l’aiuto.
I Mudang: Gli Sciamani Coreani
I Mudang sono gli sciamani, mediatori tra il mondo umano e quello spirituale. Figure chiave nello sciamanesimo e nelle pratiche legate all’arte della magia in Corea.
Sono loro che conducono cerimonie, cosiddette ‘gut‘, che possono servire per placare gli spiriti, per guarire malattie, per portare fortuna oppure per proteggere dalle disgrazie.
Molti mudang sperimentano il ‘shinbyeong‘ (신병) o malattia spirituale. Un momento che è segnale per loro della loro chiamata. Il processo di iniziazione, anche noto come ‘naerim–gut‘ (내림굿) è un rito estremamente complesso che li consacra a tutti gli effetti come sciamani.
Rituali e Cerimonie: i Gut (굿)
I Gut (굿) sono cerimonie complesse che possono durare da alcune ore a diversi giorni. Non solo comprendono canti e danze, ma anche pregherie e offerte.
Esistono diverse tipologie di gut, ognuno con uno scopo preciso. Per esempio il ‘Ssitgim-gut’ che funge come processo di purificazione dell’anima dei defunti. Oppure il ‘Dodang-gut’ che dovrebbe portare fortuna e prosperità ad un particolare villaggio o borgo. E ancora il sopracitato ‘Naerim-gut’ in cui il futuro sciamano viene posseduto dagli spiriti, dando così il via al rito di iniziazione.
Gli sciamani utilizzano per altro una grande varietà di strumenti, come tamburi (buk), sonagli, spade rituali, vesti elaborate e colorate. ogni oggetto, ogni gesto, ogni nota ha un significato preciso ed è pensato per avere un conseguenza altrettanto specifica all’interno della cerimonia. Inoltre, ogni dettaglio viene studiato per facilitare e favorire la connessione con gli spiriti.
Magia Popolare e Talismani (부적)
Per quanto riguarda invece gli strumenti di questa magia, i talismani occupano un posto di tutto onore. Anche in questo caso ne esistono di diversi tipi e funzioni, in base alla necessità o al risultato che si vuole ottenere.
I talismani, detti ‘bujeok’ (부적) sono amuleti scritti su carta o seta, impiegati a scopo protettivo o come portafortuna. Lo stesso effetto che sciamani, ma anche persone comuni, otterrebbero nel recitare incantesimi o preghiere di guarigione, amore, successo etc. Nel caso dei ‘bujeok’ si possono trovare spesso appesi nelle case oppure portati direttamente con sé.
Evoluzione e Stato Attuale
Ad oggi queste pratiche e strumenti continuano ad occupare un ruolo importante, facendosi spazio tra la modernità, la tecnologia e l’influenza di religioni organizzate come quelle citate in precedenza. Anche i mudang rimangono e coesistono con queste realtà. Infine, lo stesso Governo coreano ha riconosciuto come patrimonio culturale immateriale alcuni riti dell’eolleun, contribuendo così alla sua promozione e preservazione.
