La musica e gli strumenti tradizionali sono molto importanti per la società e il pubblico coreano perché rappresentano la storia del paese. Gli strumenti in questione sono il Gayageum e il Qanun rispettivamente dalla Corea e dal Marocco. Questi strumenti sono molto apprezzati sia in Corea che in Marocco, poiché ci vogliono anni di pratica per padroneggiarli.
Gayageum
Il Gayageum è una cetra tradizionale a pizzico formata da 12 corde, si suona tradizionalmente seduti sul pavimento con le gambe incrociate. La prima parte dello strumento poggia sul ginocchio destro mentre la coda è sul pavimento. Gli anjok, ponti mobili, sono usati per sostenere le corde e vengono spostati per regolare l’accordatura e l’intonazione dello strumento. La mano sinistra preme le corde per alzare l’intonazione e le dita si muovono per eseguire vari movimenti come vibrare, piegare e scuotere le corde. La mano destra invece pizzica le corde creando un tono morbido e delicato.
Ecco un video di una performance di Gayageum
Qanun
Il Qanun è uno strumento a corda formato da 78 corde inoltre viene suonato spesso come parte di un ensemble. É formato da cinque inserti di pelle che sostengono un unico lungo ponte che poggia su cinque pilastri ad arco, questo permette allo strumento di avere più spazio per l’installazione di corde estreme di basso e alto. Il Qanun è spesso suonato in grembo accovacciato o su un cavalletto e le corde sono pizzicate con due plettri fatti di guscio di tartaruga o con le unghie. Ci sono speciali leve metalliche sotto ogni corso che sono chiamate mandali, queste piccole leve sono usate per cambiare il tono di un corso particolare alterando la lunghezza di una corda.