Se dovessi dire in poche parole che cosa in primis mi ha appassionato della Corea mentirei se non dicessi la musica e di conseguenza la lingua. Nonostante all’inizio il mio livello di comprensione fosse estremamente basso, il coreano mi ha sempre incantato. I suoni, la musicalità, i colori e le sfumature che percepivo e sentivo mi hanno convinto sempre di più che era qualcosa che volevo imparare. Qualcosa che volevo capire soprattutto.
Da lì sono iniziate ricerche di materiali, siti, applicazioni. Qualsiasi cosa mi permettesse di fare un passo in più in un mondo che piano piano stava diventando sempre più famigliare. Immagino che anche per molti di voi sia stato così. All’epoca però non era semplice cercare informazione a riguardo, corsi che insegnassero la lingua, che magari non costassero troppo, e materiale adatto alle mie esigenze.
Non è stato semplice nemmeno stabilire degli obbiettivi o una schedule che si potesse incastrare con i vari impegni universitari e personali. Per questo abbiamo deciso di raccogliere in questo articolo tutto quello che potrebbe tornarvi utile sull’hangul e su come familiarizzarvi con la lingua coreana.
L’importanza della lingua coreana nella cultura coreana
Prima di tutto è bene ricordare la storia di questa lingua e il ruolo fondamentale che ha svolto nella storia coreana. Diventa simbolo dell’identità di un popolo che riesce attraverso essa ad esprimere la propria individualità e unicità.
Uno degli eventi che più ha segnato lo sviluppo della lingua fino ad arrivare al coreano moderno è sicuramente la divisione del paese avvenuta nel 1948. Questo ha portato evidenti differenze linguistiche. La lingua standard in Corea del Sud diventa infatti la variante parlata nella sua capitale, Seoul. Non si può certo dire lo stesso del Nord, che opta invece per il dialetto della città di Pyongyang. Un’altra differenza significativa è anche la presenza di termini d’importazione anglo-americana. Se ne fa ampio uso al sud e spesso gli stessi nativi, soprattutto i più giovani, faticano nel trovare il corrispondente in coreano.
Infine è bene essere a conoscenza della presenza di diversi dialetti regionali (satoori). Noterete delle piccole differenze nel tono, nella cadenza, nello slang che viene utilizzato e persino in alcune espressioni e/o parole. Di seguito alcuni esempi con alcune varianti più conosciute
- padre -> nello standard è 아버지 mentre nel dialetto di Gangwon è 아부지
- la variante di Busan è una delle più famose -> il classico 밥 먹었어 (bap meogeosseo)? in standard, viene invece scritto e pronunciato come 밥 묵읏나 (bap mugeunna)?
- lo stesso farebbe un nativo di Jeolla che chiederebbe 밥 믁어잉 (bap meugeoing)?
- infine il dialetto di Jeju è tra i più particolari – patata, che in standard sarebbe 감자 (kamja), cambia completamente, diventando 지실 (jisil)
Fondamenti dell’alfabeto coreano (Hangul)
L’Hangul. Ovvero l’ alfabeto coreano. Un passaggio essenziale nel vostro percorso di apprendimento della lingua coreana. Non fidatevi di chi vi dice che imparare i caratteri non è importante o che si può farne a meno, affidandosi alla romanizzazione. Credetemi ve ne pentirete.
Prendersi del tempo per famigliarizzarsi prima con le vocali, e poi piano piano con le consonanti, è fondamentale. In questa fase è cruciale fare esercizi non solo di scrittura, ma anche di lettura, per sviluppare una pronuncia il più corretta possibile. Potrebbe sembrare prematuro, ma è bene abituarsi ai suoni e all’intonazione fin dall’inizio; così da non confondersi, sbagliare o dubitare durante le fasi successive del vostro apprendimento.
Nel mio caso per esempio quello che facevo era trascrivere. In primis l’alfabeto. E successivamente qualsiasi termine o espressione incontrassi che non mi fosse famigliare. Oppure un altro metodo potrebbe essere l’utilizzo dei testi delle vostre canzone preferite. Avevo quaderni interi pieni delle trascrizioni delle b-side di gruppi come EXO e Red Velvet.
Una delle più grandi soddisfazioni che ho avuto è stata proprio quella di riuscire a comprendere meglio la musica che per anni ho ascoltato e cercato di imitare. Finalmente mi rendevo conto di parole che prima ingenuamente pronunciavo in base a ciò che ‘sentivo’. Uno dei vantaggi di questo ‘metodo’ è che al contempo si migliorano anche le capacità d’ascolto che non dovrebbero essere trascurate.
Il passo successivo sarebbe poi acquisire sempre più vocabolario per riuscire non solo a leggere i caratteri, ma anche comprenderli (non c’è fretta però, mi raccomando!)
Frasi e vocabolario coreani essenziali per principianti
Abbiamo anche deciso di includere un piccolo vocabolario coreano di frasi e termini essenziali per chi è alla prime armi o anche per esempio per qualcuno che si sta preparando per un viaggio i Corea. Non c’è un ordine particolare, semplicemente le abbiamo divise in base alla funzione che svolgono.
- Ciao -> 안녕 (Annyeong)
- Arrivederci -> 안녕히계세요 (Annyeonghigyeseyo)
- Grazie -> 감사합니다 (Gamsahamnida)
- Come stai? ->
- Buon appetito -> 잘 먹겠습니다 (Jal meokgesseumnida)
- Permesso! -> 실례합니다! (Sillyehamnida!)
- Devo scendere! -> 내리겠습니다! (Naerigesseumnida!)
- Sì -> 네 (ne)
- No -> 아니오 (aniyo)
- Mi dispiace -> 미안해 (mianhae)
- Può aiutarmi? -> 저 좀 도와주실래요? (jeo jom dowajusillaeyo?)
Per quanto riguarda invece frasi un pochino più complesse, ma pur sempre utili vi proponiamo:
- 버스 정류장이 어디예요? -> Dov’è la fermata dall’autobus?
- 그것은 얼마입니까? -> Quanto costa?
- 직진해 = Vai dritto
- 좌회전해 = Svolta a sinistra
- 우회전해 = Svolta a destra
Risorse per l’apprendimento della lingua e app
Per quanto riguarda invece la risorse a disposizione per evitare di fare confusione, ho deciso di organizzarle in sezioni diverse in base alla tipologia di materiale e alla sua funzionalità.
LIBRI
- Talk to me in Korean – questa è una serie di volumi, con livelli diversificati
- Il coreano per Italiani suddiviso in livelli
- My First 500 Korean Words – fondamentale per creare un vocabolario di base (e non solo)
- Everyday Korean Idiomatic Expressions – se si vuole venire a contatto con espressioni della quotidianità, che spesso si conoscono solo ‘vivendo’ la lingua/cultura
- Writing Conversational Korean – una guida utile a chi sta cercando di migliorare il proprio coreano scritto, con prompt diversi sottoforma di conversazione (domanda-risposta)
APPLICAZIONI
- Naver English Dictionary – fondamentale; utile nella ricerca di qualsiasi vocabolo
- Italki – per lezione online a prezzi accessibili
- Applicazioni di Language Learning come Duolingo, Drops, Memrise etc…
- Mirinae – analizza le frasi e i suoi componenti
- Patchim – un’app molto utile agli inizi per studiare i patchim
SITI ONLINE
- Italki – per lezione online a prezzi accessibili
- Talk to Me in Korean – offre una grande gamma di esercizi, graduati
- How To Study Korean – raccoglie una vastissima gamma di lezioni (workbook a pagamento)
- Kim Sejong Institute – che offre per altro anche corsi online su più livelli
- Howtostudykorean.com -> per vocabolario con esempi annessi
YOUTUBE
- Talk to Me in Korean
- Min’s Korean Language Class
- Conversational Korean
- Learn Korean in Korean
- Koreanclass101
- Learn Korean 365
Per le persone che lo stanno studiando da autodidatta consiglio soprattutto i video di canali come Daily Korean Dose che spiegano nei dettagli il loro percorso, le modalità che hanno utilizzato etc…Inoltre piattaforme come RakutenViki e Netflix offrono la possibilità di guardare drama e serie di ogni tipo sottotitolate. Mettono infatti a disposizione estensioni specifiche per l’apprendimento della lingua.
PS. Se avete Tik Tok alcuni account che vi posso segnalare sono tiktok @kunkorean @korean_hamin
Consigli per uno studio efficace e l’immersione nella lingua
Quello che ha veramente fatto la differenza nel momento in cui ho iniziato a studiare seriamente la lingua, frequentando un corso online, è stata proprio l’immersione che inconsciamente ho svolto nell’arco degli ultimi anni. I primis attraverso la musica e successivamente in maniera più mirata con serie, film, varietà sottotitolati.
Proprio per questo se qualcuno mi chiedesse di dargli un consiglio su come approcciarsi alla lingua e praticarla-senza-praticarla, direi loro di esporsi ad essa il più possibile. In primis attraverso la musica e successivamente in maniera più mirata con serie, film, varietà sottotitolati.
Proprio per questo se qualcuno mi chiedesse di dargli un consiglio su come approcciarsi alla lingua e praticarla-senza-praticarla, direi loro di esporsi ad essa il più possibile. Ci tengo infatti a sottolineare quanto si possa beneficiare di questa tipologia di apprendimento passivo. Viene definito passivo perché non c’è un coinvolgimento attivo della persona: non si svolgono esercizi, non si sta ripetendo un capitolo di un libro o dei vocaboli, non si sta nemmeno prendendo parte a un qualche tipo di attività. Di fatto ci sta esponendo, immergendo in un contesto, in una cultura che si sta cercando di comprendere.
Per altro questo metodo a mio parere è fondamentale nel momento in cui non hai la possibilità di interagire con persone native del paese di interesse e praticare così attivamente la lingua. Io stessa non sono mai stata in Corea, non ho amicizie e/o conoscenti che mi possano aiutare. Non solo, ma può anche capitare di non volere. Per ragioni personali, di carattere si può voler optare per metodi che non richiedano alcun tipo di contatto con terzi. Proprio per questo l’immersione e il passive learning fanno al caso di tutti.
Il materiale a cui esporsi è infinito. Dalla musica ai drama alla lettura all’arte. Qualsiasi siano i vostri interessi. Orientare l’immersione in base a ciò che vi appassiona è un game changer!