L’Associazione Musicisti Coreani è una giovane associazione fondata da Hong Shin-Kil per aiutare i coreani che vengono in Italia per studiare l’opera o vogliono esibirsi nel paese.
Quelli che seguono sono estratti da un’intervista del 12 febbraio con Hong Shin-Kil, il fondatore dell’Associazione.
Cos’è l’Associazione Musicisti Coreani e come è nata?
L’Associazione è nata con lo scopo di dare la possibilità ai professionisti coreani e non, di esibirsi su palchi nazionali e internazionali. Molti artisti coreani si sono stabiliti in Italia per studiare musica, in particolare l’Opera, anche se questo settore è molto competitivo pure per i musicisti italiani. Con la situazione attuale l’entrata nel settore degli artisti asiatici è molto difficile; da qui nasce l’idea di un luogo dove si possono valorizzare gli artisti coreani fornendo, e allo stesso tempo, condividere con gli artisti italiani quella musica classica amata dal pubblico italiano.
Qual è la vision dell’associazione e perché l’Italia?
Speriamo possa essere il primo tassello per un trait d’union artistico-culturale tra i nostri due Paesi. Noi musicisti coreani amiamo la musica italiana, l’opera in particolare, e vogliamo metterla in scena a partire da qui. La nostra identità è ovviamente coreana, ma l’anima musicale si è sviluppata in Italia. Il nostro auspicio è che la nostra piccola associazione diventi uno strumento di collegamento tra le due realtà, e questo movimento vuole essere un passo importante in tale direzione. Già in passato i musicisti senior coreani hanno mostrato di amare con le loro eccellenti esibizioni l’opera italiana. Credo sia giunto il momento di realizzare nuovi strumenti per avvicinare i due universi lirici, coreano e italiano, al fine di creare un avvicinamento artistico in seno alla società musicale del Belpaese.
Recentemente si è tenuto l’evento di pansori Heungboga, com’è nata l’idea di organizzare un evento incentrato sull’Heungboga?
L’evento di ‘Pansori’ è più di una sola esibizione legata alla tradizione musicale coreana.
L’evento tenutosi nel 2019 in Brianza presso il Teatro Belloni di Barlassina esprimeva una filosofia di vita attraverso la narrazione epica. L’insieme della performance che presentava la convivialità del “Myungchang”, le percussioni del “Buk” hanno coinvolto, divertito, emozionato un pubblico di diversa estrazione culturale ed etnica.
la Sig.ra Kim Jung Min è un personaggio unico, per la sua qualità artistica unita alla valenza umanitaria. Ha preparato diversi spettacoli per sostenere coloro che sono in situazioni meno fortunate. Iniziando all’età di undici anni gli studi di Pansori, riuscì con la sua energia a farla apprezzare anche da coloro che non la conoscono. Abbiamo pensato a lei come un simbolo per condividere l’emozione della musica coreana per il pubblico italiano.
L’evento è stato tenuto in tre diverse giornate, in tre diverse città, qual è stata la reazione del pubblico, dal momento che è stato il primo evento unicamente dedicato al pansori in Italia?
Avevamo già lavorato in precedenza con la Sig.ra Kim Jung Min 2019, ed è stato un gran successo a Barlassina vicino a Milano. Volevamo fare di nuovo per dare questo emozione alla gente di Roma, Firenze, e Venezia.
In ogni città, italiani interessati alla cultura coreana hanno riempito i posti. Si sono seduti lì per oltre due ore, immersi nella musica e nella storia, e hanno mostrato una profonda empatia per le emozioni degli artisti. Dopo l’esibizione a Venezia, un giovane studente, commosso dall’esibizione, si tenne tra le braccia del cantante e pianse.
Molti italiani hanno mostrato grande interesse per questa performance e la cultura di Pansori, e il pubblico coreano che ha partecipato sperava che queste attività continuassero in Italia.
Inoltre sono riuscita ad intervistare pure la cantate di Pansori che si è esibita in questi tre concerti, come detto prima la Sig.ra Kim si era già esibita in Italia nel 2019 in un evento tenutosi a Barlassina.
È la prima volta che ti esibisci in Italia, dall’inizio della pandemia, com’è stato esibirsi per un pubblico non coreano?
Dato che il concerto dell’ora locale in Italia era la mattina presto nell’ora coreana, mi sono esercitata per un mese per adattarmi al jet lag per l’esibizione.
Poiché tre esibizioni complete a settimana richiedono molta resistenza, mi sono allenata ogni giorno per gestire la mia resistenza e mi sono esercitata facendo escursionismo inmontagna.
Inoltre, per regalare risate ed emozioni al pubblico, abbiamo studiato e messo in pratica 15 personaggi diversi e unici a Heung Boga ogni giorno.
Hai imparato diverse tecniche del pansori da maestri importanti, quale tecnica credi sia stata la più difficile da imparare e perché?
Il Pansori, è composto da cinque opere: Heungboga, Jeokbyeokga, Sugungga, Chunhyangga e Simcheongga. Poiché ogni contenuto ed espressione sono diversi, tutti e cinque gli sfondi sono delicati e difficili, ma Jeokbyeokga è conosciuta come la canzone più difficile da interpretare per una cantante donna.
Jeokbyeokga è un’opera che richiede molta energia per essere eseguita da una donna, ed è difficile da esprimere, in quanto richiederebbe un’estensione vocale costantemente alta e una voce acuta. In particolare, Jeokbyeokga è così difficile da non avere un personaggio femminile e appartiene al cosiddetto ‘ssensori (suono forte)’. Il contenuto è basato sui Tre
Regni – Battaglia delle Scogliere Rosse, e ci sono molte scene militari di uomini come Guan Yu, Jiang Jiang, Cao Cao e Zhuge Gong Myung. Pertanto, è raro che una cantante donna si esibisca o la tramandi in generale.
Al giorno d’oggi molti giovani si interessano al Pansori e si trasferiscono in Corea per impararlo al meglio, potresti dare loro dei consigli?
Come in tutti i campi dell’arte, il pansori è un campo che richiede abilità a lungo termine. Quindi, non essendo semplice come arte potrebbe portare alla delusione se non si raggiungono gli obiettivi prefissati.
Essendo un campo difficile è necessario incontrare l’insegnante giusto quando ci si avvicina per la prima volta in modo da poter produrre il suono giusto e divertirsi mentre si acquisicono le abilità necessarie.
Se impari e capisci la cultura coreana prima attraverso i drammi coreani o il K-pop e poi impari la nostra musica tradizionale, penso che sarà più facile da imparare.
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