Un argomento che mi affascina molto è la letteratura in generale.
Come un autore o autrice possano raccontare una storia che resterĂ sempre impressa sulla carta, quindi immortale.
Oggi, però, parleremo della letteratura coreana e come questa sia molto interessante.
Breve storia della letteratura coreana
Fin dall’antichità , la Corea (non ancora suddivisa in Corea del Nord e Corea del Sud) ricevette influenze dal grande impero cinese che portò nuove tendenze e flussi come il Confucianesimo, il Taoismo e il Buddismo.
Ben presto, queste correnti, ebbero molti apprezzamenti ed incominciarono ad insinuarsi nella letteratura coreana tradizionale, diventando un tutt’uno.
Infatti molte produzioni come gli Hyangga, ovvero canzoni natie, furono componimenti che parlavano di religione ispirate dal Confucianesimo. Oppure le “Memorie dei Tre Regni” che potremmo paragonare alle “Memorie Storiche” di Sima Qian, in Cina. Ed infine le odi, da cui derivano molti componimenti successivi.
Ovviamente, c’è da sottolineare che erano tutti composti in lingua cinese, poiché non era ancora stato creato il coreano.
Dopo la sua formazione, infatti, grazie al Grande Re Sejong, nell’era Joseon, i componimenti divennero musicali, piĂą corti, dalle tre alle cinque sillabe per versi da tre come ci ricorda il Sijo. Dall’altro canto il Kanta rimane uno degli stili ancora utilizzati e deriva dalle canzoni di tipo buddista.
Con il passare del tempo, la modernitĂ , e purtroppo la divisione tra Corea del Nord e Corea del Sud, nuovi stili e correnti si sono mischiati a quelle che erano un tempo le tradizioni, creando stili e nuove tendenze.
Di seguito alcuni autori di spicco della letteratura coreana moderna.
Hwang Sun-wonÂ
Hwang Sun-Won ha incominciato a scrivere poesie, per poi dedicarsi ai suoi otto libri.
Conosciuto principalmente come poeta, nei suoi componimenti tratta argomenti molto moderni e puri, come l’amore tra due bambini in “The Shower”.
Uno dei sui romanzi più celebri, però, è “I Discendenti di Caino” dove tratta temi come la collettivizzazione forzata dei terreni agricoli in Corea del Nord, una crisi nazionale che ha alterato il percorso della storia della Corea del 1946.
Il libro è incentrato sulla storia di Pak Hun e della sua esperienza romantica con una figlia sposata del suo contadino che gli fa cambiare opinioni sull’occupazione sovietica della Corea.
Pak Kyongni
Pak Kyongni è una scrittrice e la sua avventura con la penna inizia quando era infelice.
Citando sue stesse parole, Kyongni dice che vorrebbe essere una persona felice piuttosto che una grandiosa scrittrice.
Eppure, il destino ha preso tutto un altro corso.
Infatti, la sua opera “The Land”, oltre ad essere diventata romanzo nazionale perchĂ© incarna i valori della Corea e dei coreani oggi, è stata anche aggiunta all’elenco della Raccolta delle Opere piĂą Rappresentative dell’UNESCO.Â
La storia viene narrata in un arco temporale di quarant’anni, con il passato di narrazione, i conflitti irrisolti, le pene e i rimpianti dalla famiglia di Choi Chisoo, presso Pyeongsa-Ri, un villaggio inventato nel distretto di Hadong, dal 1897 fino alla liberazione della Corea dal dominio giapponese nel 1945.
Da quest’opera sono stati tratti un film, una serie televisiva e un’opera lirica.
Le favole sugli animali
Nella tradizione coreana esiste un mito sulla formazione della Corea che viene dato a una tigre e un orso che erano in lotta per ottenere l’immortalità . Solo l’orso, donna, ebbe la meglio, formando così il popolo coreano.
Per quanto possa sembrare strano, però, le favole sugli animali sono ancora utilizzate ai giorni odierni perché permettono di analizzare i comportanti umani sotto forma di animali per poi interrogarsi sull’identità e soggettività umana.
La letteratura coreana nel mondo e in Italia
Non è molto conosciuta, o per lo meno, così famosa la letteratura coreana all’estero, ma abbiamo alcuni titoli che sono stati tradotti.
“Le Montagne di Taeback” di Jo Jung-Rae; la narrativa politica di Kim Jin-Myung con “La Rosa di Sharon Fiorisce Nuovamente”; la narrativa fantasy di Lee Yeongdo con “Dragon Raja” e il romanzo poliziesco di Ho Soo Kim “Den Haag”.
I romanzieri, invece, che vengono maggiormente tradotti in inglese sono Hwang Sun-Won e Kim Tong-Ri, mentre per le poesie sono Han Yong-Un, Hwang Dong-Gyu e So Chong-Ju.
Per quanto riguarda l’Italia le opere coreane tradotte sono molto limitate, ma da ben due anni si sta cercando sempre più di ampliare i confini e di portare nel paese anche opere orientali.
Infatti, da poco si è pubblicata la traduzione di romanzi come quello di Baek Sehee “Voglio farla finita, ma anche mangiare tobbokki” citato dal famoso leader RM e membro della K-pop band BTS.Â