Se volete fare qualcosa durante il lockdown e l’isolamento sociale causato dal COVID-19, è consigliabile immergersi in alcune poesie coreane. Ecco due poesie coreane sui fiori. Ho notato che molte poesie coreane hanno una sorta di attaccamento naturale alla natura e questo mi ha stupito per alcune ragioni sconosciute.
FIORE DI CAMPO, NA TAEJOO
“Devi osservare attentamente per vedere la sua bellezza
Devi cercare a lungo
Per realizzare che è raffinato
Anche tu, sei così”
Il poeta attraverso questa poesia cerca di enfatizzare il fatto che guardando un oggetto o persona a lungo piano piano diventa carino.
Parla della bellezza e di come essa non sia solo ciò quello che si vede in tv o nei social media, la bellezza la si trova anche in famiglia, amicizia o in momenti che siano essi belli o brutti.
Nell’ultimo verso mette in evidenza che anche noi se ci osserviamo attentamente iniziamo a piacerci.
FIORE DI MONTAGNA, KIM SOWOL
FIORE DI MONTAGNA
“Ci sono fiori che sbocciano in montagna
I fiori stanno sbocciando
Non importa che sia autunno, primavera o estate
I fiori sbocciano
In montagna
In montagna
I fiori si risvegliano
Sbocciano lì da soli
Il piccolo uccello che piange in montagna
Perché gli piace il fiore
In montagna
Vive
Ci sono fiori che appassiscono in montagna
I fiori stanno appassendo
Non importa che sia autunno, primavera o estate
I fiori stanno appassendo”
Il tono generale è triste, quando inizia a parlare delle stagioni è come se attraverso le stagioni stesse rappresentando i vari stadi della vita. Quando i fiori sbocciano, la vita sta nascendo e non importa se le stagioni cambiano la vita continua perché ogni stagione ha i propri frutti e fiori. Quindi non importa se la stagione cambia perché qualcosa muore ma c’è sempre qualcosa che nasce.