Quando è stata creata la Taegeukgi?
Nel 1876 l’assenza di una bandiera nazionale divenne un problema per la Corea, all’epoca governata dalla dinastia Joseon. Prima del 1876, la Corea non aveva una bandiera nazionale, ma il re aveva il suo stendardo reale. La mancanza di una bandiera nazionale divenne un dilemma durante i negoziati per il trattato Giappone-Corea del 1876, in cui il delegato del Giappone mostrò la bandiera nazionale giapponese, mentre la dinastia Joseon non aveva un simbolo nazionale corrispondente da esibire. A quel tempo, alcuni proposero di creare una bandiera nazionale, ma il governo Joseon considerò la questione come poco importante e non necessaria.
Il governo coreano non mise molta considerazione nel produrre una bandiera, fino a quando ci furono molti negoziati con altre nazioni. Così, ci fu una proposta di creare una bandiera con la Corea fondendo alcuni aspetti della dinastia cinese Qing con la propria. Questo fu ancora rimandato finché non riemerse come questione durante il trattato Stati Uniti-Corea del 1882. Nel 1882, Park Yeong Hyo creò la prima versione del Taegukgi e fu la prima persona ad usarlo in Giappone. L’anno dopo, il governo la promosse come bandiera ufficiale della Corea. Il governo della Corea del Sud dichiarò la bandiera attuale come quella ufficiale nel 1949 dopo la separazione della Corea del Nord e del Sud.
Cosa rappresenta la bandiera?
Gli elementi della bandiera simboleggiano le due forze della natura. Il cerchio rosso e blu al centro della bandiera è chiamato taegeuk in coreano (t’ai chi in cinese), che, tradotto letteralmente, significa “supremo ultimo”. Il cerchio è diviso in due parti, ognuna delle quali assomiglia a una virgola. La parte superiore, rossa, rappresenta le forze dello yang (yang anche in cinese), e la parte inferiore, blu, rappresenta le forze dell’um (yin in cinese).
Lo yang e l’um insieme formano il to (tao in cinese), a significare le forze o i principi opposti ma complementari in perpetuo cambiamento, incarnati in tutti gli aspetti della vita: luce e oscurità, bene e male, attivo e passivo, maschio e fammina. La parte rotonda e spessa di ogni virgola rappresenta l’inizio di tutte le cose e la sezione della coda rappresenta la fine, così che dove inizia lo yang, l’um scompare e viceversa.
I quattro trigrammi rappresentano:
- ||| Forza (☰; geon (건; 乾) in coreano) = cielo (天);
- |¦| Radianza (☲; ri (리; 離)) = fuoco (火), sole e yang;
- ¦|¦ Gola (☵; gam (감; 坎)) = acqua (水), luna e yin;
- ¦¦¦ Campo (☷; gon (곤; 坤)) = terra (地).
L’isola delle Taegeukgi: Soando
Il nome “Soando” deriva dal coraggio dei primi coloni dell’isola, composti principalmente dalla famiglia Oh di Dongbok e dalla famiglia Kim di Gimhae, che avevano a lungo servito come base per la protezione e la felicità durante il moinwaeran (invasione giapponese) Il villaggio Soando Mirari alza la Taegeukgi tutto l’anno, nessun altro villaggio ha così tanti Taegeukgi come Mirari. Gli abitanti del villaggio sono orgogliosi di alzare la bandiera poiché rappresenta il movimento anti-giapponese. È conosciuta come una delle “terre sante” che ha combattuto duramente per l’indipendenza della penisola.
È anche sede di patrioti come Song Nae-ho che sono ricordati sull’isola con una sala commemorativa, che ospita il colonialismo anti-giapponese. L’isola ha prodotto un totale di 89 tra combattenti indipendenti e patrioti che sono ufficialmente riconosciuti. La polizia giapponese ha cercato di opprimere gli abitanti ma questi si sono ribellati rimanendo in silenzio e senza alzare la bandiera giapponese o celebrare le loro feste nazionali. Grazie a questi risultati, Soando è stata selezionata con Buckcheong, nella provincia di South Hamkyoung, e Dongrae a Busan come luoghi sacri per il movimento indipendentista.