Fin da piccola sono cresciuta guardando cartoni animati, mi chiedereste “beh, cosa c’è di male?” la mia risposta è che alcune delle serie animate che guardavo erano coreane. La Corea è sempre stata al mio fianco da quando ero bambina fino alla mia adolescenza, quando ho iniziato a scoprire il K-pop. Ecco alcuni cartoni animati che guardavo da bambina e che poi ho scoperto essere coreane.
Pucca
La serie è incentrata sulle avventure di una ragazzina di 11 anni che consegna noodle di nome Pucca, che in genere non parla. Lavora in un ristorante locale chiamato Goh – Rong nella sua città chiamata Sooga Village, di proprietà dei suoi tre zii dove il loro piatto principale sono i noodles Jajangmyeon. Il suo interesse amoroso è un ninja di 13 anni di nome Garu, che non parla. Ha debuttato nel 2006 e con tre stagioni è stato in giro per quasi due generazioni anche grazie al fatto che ora viene rilasciato su Netflix nel 2019. Fin dall’inizio ha fatto molto scalpore perché è stata trasmessa negli Stati Uniti, in Europa facendo innamorare moltissimi bambini di questo personaggio. C’è stata anche una grande ondata, nel 2008 dove le ragazze si legavano i capelli in due graziosi chignon, che sono il marchio di Pucca.
Larva
Creato da Tuba Entertainment nel 2011. La serie animata è tutta incentrata sulle due larve che hanno personalità carine e divertenti. Idealmente Larva è per l’intrattenimento dei bambini, tuttavia, a causa del suo essere malizioso e divertente, anche molti adulti trovano la serie divertente. Può essere considerata come una pantomima poiché non ha dialogo, ma trasmette gesti forti che danno divertimento agli spettatori. Essendo una delle animazioni più popolari, Larva ha visto un grande pubblico anche in Italia in quanto è stata trasmessa su un canale per bambini, e molteplici gadget sono stati fatti a causa di questa animazione nuova ma divertente. Come risultato del suo successo una città dedicata a Larva chiamata “Larva Town” che si trova in 03176 1 Gyeonghuigung 1 – Gil, Jongno – gu, Seoul, Corea del Sud.
Leafie – La storia di un amore
Una gallina di nome Leafie vive ingabbiata in un allevamento di polli solo per produrre uova. Leafie sogna di uscire nel cortile che vede fuori dall’allevamento e di deporre le uova liberamente. Leafie si lascia morire di fame per diversi giorni, fingendo di non poter più deporre le uova. Infine, Leafie viene gettata in una pozzanghera. Una donnola con un occhio solo la sta per mangiare, ma lei riesce a salvarsi con l’aiuto di un’anatra. Si abitua all’ambiente e si gode la sua libertà. Un giorno, Leafie trova un uovo di anatra e per la prima volta lo mette in incubazione. Nel frattempo, l’anatra muore mentre protegge Leafie e l’uovo d’anatra dalla donnola. Alla fine, il guscio dell’uovo si rompe e il cucciolo d’anatra viene fuori. La piccola anatra pensa a Leafie come a sua madre. Il film ha avuto un enorme successo in Italia ed è stato usato come punto di riflessione da molti bambini sia a scuola che a casa.